Marco Bellandi, Professore Economia applicata Università Firenze: “I distretti industriali sono uno dei pilastri su cui si regge l’industria italiana. Molti di questi distretti hanno mostrato capacità di reazione di fronte alla dura crisi economica che dal 2008 stiamo affrontando. Stanno emergendo anche forme organizzative diverse che non sono in competizione con quelle tradizionali ma riescono a combinarsi con esse. Parlare di quarta rivoluzione industriale è un po’ una semplificazione giornalistica, le analisi economiche poi ci consegnano una realtà diversa. Però è vero che si registrano processi di cambiamento. Il mix italiano è quello di aziende artigiane e aziende innovative e avanzatissime, la tradizione italiana non va persa nella “nuova rivoluzione industriale” perché ci permette di essere qualitativamente competitivi a livello internazionale”.
Fulvio Coltorti, Economista industriale: “L’industria 4.0 è una rivoluzione epocale che sta interessando i nostri distretti. In Italia ci sono 4 milioni di imprese, questo significa che ogni giorno ci sono almeno 4 milioni di imprenditori che pensano come affrontare i mercati. E quella dell’industria 4.0 può essere un’opportunità anche per loro, a patto che vengano predisposte strutture adeguate affinché questi imprenditori abbiano un supporto tecnologico. Penso alle università, ai centri di ricerca e a quel nuovo ente che prenderà il posto dell’Expo”.