“L’Italia deve tornare a crescere e il fisco è una delle leve da utilizzare per questo obiettivo perché può tradursi in politiche che promuovono i fattori produttivi (capitale e lavoro), pur contribuendo a mantenere in ordine i conti pubblici”.
Lo afferma Andrea Bolla, presidente del Comitato tecnico per il fisco di Confindustria, salito in cattedra stamani a Eunomia Master, il corso di alta formazione politico istituzionale organizzato dall’associazione Eunomia e ospitato Villa Morghen a Settignano (Firenze).
Bolla ha preso parte alla lezione “Fisco ed economia” insieme all’avvocato Marco Baldassarri, componente del Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria, e alla vicepresidente di Confindustria Antonella Mansi, quest’ultima intervenuta nei panni di coordinatrice in qualità di membro del Comitato scientifico di Eunomia.
La grave crisi economica che sta investendo il Paese, illustrata da ultimo dalle recenti indagini Istat e di Unioncamere, è stata il punto di partenza della lezione. “Le difficoltà dell’ecomia italiana –afferma Bolla – sono gravi e oggettive. Molti settori produttivi sono calati di circa il 40%, con un dato medio del -25%. È il momento di cominciare a fare qualcosa, le vie di uscita ci sono, ma dipendono dalla capacità di fare scelte qualitative adeguate”.
Confindustria ha messo nero su bianco dieci proposte per tornare a crescere, da sottoporre all’attenzione del nuovo esecutivo dal titolo “Progetto Confindustria per l’Italia: crescere si può, si deve”.
Per ridare slancio al Paese e alla sua produttività, una delle leve da utilizzare è il fisco. “Le nostre imprese – prosegue Bolla – anche in questa fase di emergenza economica e sociale, hanno dimostrato di saper competere, innovare e guadagnare nuovi mercati. Per questo meritano un sistema fiscale che le sostenga e che non le opprima con costi e oneri anche burocratici che i nostri principali concorrenti stranieri non conoscono. Crescere si può, anzi si deve. E il fisco deve fare la sua parte”. Le parole d’ordine secondo Confindustria dovranno essere: “riduzione del prelievo sui fattori produttivi, rilancio degli investimenti, semplificazione, competitività ed equità del sistema”.
Il pacchetto di proposte messe a punto da Confindustria prevede inoltre misure sulla spesa pubblica, sul lavoro, sulle liberalizzazioni, sull’ambiente e sull’internazionalizzazione. “Con la piena attuazione del nostro documento – prosegue Bolla – stimiamo che il tasso di crescita giungerebbe al 3% già nel 2017, l’occupazione aumenterebbe di 1.8 milioni, la pressione fiscale diminuirebbe di circa 3 punti dal 45.1% al 42.1%”.
“Adesso – conclude il presidente del Comitato tecnico sul fisco – serve un governo che sia in grado di agire in maniera efficace, che sappia prendere le decisioni di cui questo Paese ha bisogno “.