“L’Italicum non è la legge elettorale ideale, ma auspico che possa venire approvata nonostante le divisioni che preoccupano il PD e le fratture a cui si sta assistendo nel centro destra. Il Paese ne ha davvero bisogno”, ha dichiarato il politologo Roberto D’Alimonte intervenendo sabato 28 febbraio a Eunomia Master, il corso di alta formazione politico-istituzionale promosso dall’Associazione Eunomia.
“Sulla questione della rappresentatività, con le ultime modifiche apportate si è raggiunto un buon equilibrio – ha spiegato D’Alimonte – l’abbassamento della soglia dall’8 al 3% permette la presenza dei piccoli partiti garantendo comunque un vincitore certo. Sul tema della scelta degli elettori, con il sistema attuale è assai probabile che ci sarà il 50% degli eletti con voto bloccato e il 50% con le preferenze. L’unico neo è costituito dall’asimmetria tra il partito che vince e quelli che perdono: il primo avrà molti eletti con voto di preferenza, i secondi avranno moltissimi eletti con voto bloccato”.
D’Alimonte è intervenuto questa mattina insieme a Giovanni Tarli Barbieri, professore di Diritto Costituzionale e Direttore del dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze davanti a 55 amministratori, politici, funzionari pubblici under 40.
“Comprendo la necessità di approvare una nuova legge elettorale, anche se devo registrare che negli ultimi venti anni sono andate in porto tre riforme elettorali mentre sono falliti tutti i tentativi di modifica della forma di governo. Fra l’altro dobbiamo tenere conto che una legge elettorale ha bisogno di tempo per sortire gli effetti per cui è stata pensata” ha dichiarato il professor Tarli Barbieri a Eunomia Master. Sull’Italicum il professore ha illustrato alcune sue perplessità: ”A livello tecnico trovo che manchi la disciplina del ballottaggio e quella relativa al voto di preferenza, a livello di merito non sono convinto della necessità di scongiurare sempre e comunque un governo di coalizione”.