“L’austerità è come il bacio della morte, ha fatto solo cadaveri. Adesso è necessario archiviarla”. Lo afferma il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella (Pd) intervenendo a margine di Eunomia Master, il corso di alta formazione politico istituzionale che si è aperto oggi a Villa Morghen a Settignano con la sua IX edizione dedicata ai temi europei.
Ed è proprio dall’Europa e dalla necessità di rafforzare all’interno di essa il ruolo dell’Italia che inizia Pittella. “Per prima cosa – afferma – l’Italia deve provvedere all’archiviazione delle politiche di austerità. Queste hanno massacrato il modello sociale europeo, hanno prodotto disoccupazione, senza far diminuire il debito e siamo anche in piena crisi democratica. Quindi la stagione dell’austerità va archiviata, va aperta una stagione fatta di lavoro, investimenti e di sostegno al capitale umano”. Secondo passo, mettere mano al cantiere politico.
“L’’Europa – aggiunge Pittella – senza diventare una vera attrice politica rischia di sfarinarsi. L’Euro senza Stato non regge. Bisogna accompagnare alla moneta unica un governo economico e fiscale e bisogna fare gli Stati Uniti d’Europa, quindi con un presidente dell’Europa eletto direttamente dai cittadini. Un vero governo europeo con un ministro del Tesoro e degli Esteri, un Parlamento che sia camera legislativa dell’Unione, eurobond, Banca centrale prestatrice di ultima istanza, bilancio federale: queste sono le sfide che io penso debbano caratterizzare la battaglia del Partito Democratico, la battaglia del Partito Socialista Europeo e anche la battaglia del governo di Matteo Renzi”.
Il vicepresidente del Parlamento europeo si sofferma sulla crisi in Ucraina. “Sono molto preoccupato della situazione in Ucraina, perché c’è un rischio pesante di disgregazione di quella ‘terra di mezzo’ che invece deve mantenersi integra e a questo obiettivo devono essere chiamati a lavorare l’Ue, la Russia, gli Stati Uniti. Guai a presentare la vicenda ucraina come un’aggressione alla Russia: è un errore profondo, bisogna chiamare al tavolo anche gli esponenti della Federazione Russa. Bisogna sostenere anche economicamente e finanziariamente l’Ucraina, che ha un debito spaventoso e che ha bisogno almeno di 15 miliardi di aiuti. Bisogna accompagnare questo percorso democratico anche attraverso osservatori dell’Ue che sorveglino anche sulla correttezza delle elezioni”.
Infine, una battuta con i giornalisti sul suo futuro al Parlamento europeo in vista delle elezioni europee di maggio. “Cosa farò? Quello che deciderà il mio partito – dice Pittella- . Io non sono una monade che agisce da sola, io agisco per conto del mio partito. Se il partito vorrà che scenda in campo di nuovo, sono disponibile, altrimenti farò altro”.