“La semplificazione amministrativa non è una formula magica, un’ideona che risolve tutto, ma un lavoro paziente e continuo per sciogliere i nodi che appesantiscono la vita dei cittadini e delle imprese”. Lo ha detto Franco Bassanini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti ed ex ministro per la Funzione Pubblica, a margine di Eunomia Master, il corso di alta formazione politico-istituzionale attualmente in corso a Villa Morghen a Settignano (Firenze). Nell’ambito del corso, organizzato dall’associazione Eunomia e giunto alla sua decima edizione, Bassanini ha tenuto oggi una lezione su “Semplificazione o complicazione amministrativa?”, insieme a Marcello Clarich, amministrativista e presidente della Fondazione Monte dei Paschi.
Alla richiesta di indicare da dove partirebbe per snellire la macchina dello Stato, Bassasini ha risposto: “Credo sarebbe utile limitare il potere di autotutela delle amministrazioni pubbliche. Oggi la P.A. è nella condizione di poter sempre tornare sui suoi passi rispetto ad un ‘patto’ stretto con un cittadino, magari facendo leva sulla regola del silenzio-assenso, e ciò finisce per creare una sfiducia generalizzata verso l’amministrazione, oltre che incertezza”.
Il presidente di Cassa Depositi e Prestiti ha parlato anche di giustizia. “I tempi della giustizia amministrativa – ha detto Bassanini – si sono molto ridotti rispetto a 20 anni fa: oggi un procedimento si conclude entro un anno e mezzo-due. Naturalmente si possono ulteriormente ridurre, ma negli anni c’è stato un progresso che spesso viene sottovalutato. Tutt’altro discorso sono invece i tempi della giustizia civile, che sono ancora sopra i 5 anni”.