Un accordo tra gli Stati membri sulla formazione e sull’esportazione dei titoli di studio, un sistema della conoscenza integrato per dare nuovo impulso all’Europa. Ne parla l’on Maria Chiara Carrozza, ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a margine della lezione “Europa e giovani: oltre la Generazione Erasmus” tenuta insieme al professore di Sociologia Mauro Magatti a Eunomia Master, il corso di alta formazione politico – istituzionale ospitato a Villa Morghen a Settignano.
“Penso che l’esperienza Erasmus – dice Carrozza – abbia cambiato totalmente il paradigma della mobilità studentesca e della formazione universitaria in Europa. In un continente come il nostro, la diversità culturale, linguistica e di metodi nell’educazione, deve essere valorizzata e utilizzata come asset formativo. Per esempio penso che andrebbe valorizzata la predisposizione per le lingue degli europei, che sono abituati al bilinguismo e al trilinguismo: si tratta di un valore aggiunto rispetto agli altri continenti”.
Inoltre, secondo l’ex ministro, sarebbe necessario “creare a livello europeo un ‘compact’ dell’università, ossia un accordo per un trattato educativo riguardo alle modalità formative e su come esportare i nostri titoli di studio. Un accordo mirato anche a favorire la mobilità in campo professionale grazie alla valorizzazione delle competenze”.
Per il sociologo Mauro Magatti, professore all’Università Cattolica di Milano, quella dei giovani dall’Europa è una assenza gravissimi. “Per alcuni l’Europa – dice Magatti – è oggi una opportunità. Ma per la maggioranza dei nostri giovani non è così. L’Europa se vuole cambiare rotta deve porsi come obiettivo quello di far tornare i giovani ad essere protagonisti”.
La prima lezione della mattina ha visto salire in cattedra Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, impegnato in una lezione su Europa e Welfare.