“L’Italia non rischia, ma la crisi in Ucraina fa paura perché può durare a lungo”. Lo afferma Carlo Malacarne, amministratore delegato di Snam, intervenendo a margine del corso di alta formazione politica Eunomia Master, ospitato a Villa Morghen a Settignano con le lezioni conclusive dedicate al tema dell’energia. Malacarne ha preso parte alla lezione “Energia e utilities: modelli di gestione”, insieme al presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano e al professore di Diritto amministrativo all’Università di Bologna Marco Dugato.
“Oggi – dice Malacarne – l’Italia non ha problemi, l’inverno è finito e probabilmente non avrà problemi nemmeno il prossimo inverno. Ma è un punto su cui serve attenzione: bisogna cominciare a parlare di una politica matura a livello europeo. La diversificazione delle fonti è un elemento su cui penso si dovrà discutere anche in occasione nel prossimo semestre europeo. Non possiamo fare a meno in questo momento dell’approvvigionamento della Russia, non penso sia sostituibile il 33% del mercato russo in Europa, ma si deve cominciare a guardare a nuove fonti che possono darci maggiore tranquillità e sicurezza nell’approvvigionamento”.
“Snam – continua Malacarne – da parte sua già da qualche anno è partita con degli obiettivi che sono molto in linea con la strategia energetica fissata dal governo. Innanzitutto vogliamo creare una flessibilità nell’utilizzo delle strutture in Italia, in modo che non ci siano punti di non interconnessione. Nello stesso tempo vogliamo collegare il nostro paese all’Europa. Il prezzo in Italia, se rimane un paese di solo consumo, sarà sempre più alto di quello europeo perché incideranno i costi di logistica. Interconnettere l’Italia all’Europa vuol dire allineare i prezzi del gas in Italia a quelli europei ed è il primo obiettivo che dobbiamo darci. Snam sta collaborando da questo punto di vista, sta realizzando infrastrutture, ricordo che fa un miliardo e mezzo di investimento l’anno realizzando infrastrutture, oggi fisicamente siamo collegati all’Europa, stiamo anche facendo delle joint venture e degli accordi con gli operatori europei per gestire al meglio la rete europea non solo la rete italiana”.
Interpellato dai giornalisti, Malacarne commenta così le prime misure in tema di energia del governo. “L’energia è il primo tema da trattare se si vuole creare maggiore competizione nella produzione industriale. Senza toccare il tema dell’energia – dice l’ad di Snam – difficilmente l’industria ha le risorse sufficienti per riprendere la produzione. È positivo che il governo ne stia parlando e stia cercando di trovare delle soluzione per lo meno per diminuire quello che è possibile del prezzo e creare prezzi più competitivi. L’azione mi sembra coerente. In Italia siamo abituati a oneri di sistema che non sono pianificati e programmati a lungo termine. 6-7 anni fa c’erano le centrale di cogenerazione, oggi ci sono le rinnovabili. Forse sistemare e coordinare gli oneri di sistema anche con i ritorni industriali e con l’allineamento del prezzo del gas,è un’azione che penso che vada fatta e il governo sta facendo”.