“Bisogna impegnarsi al massimo affinche’ si riesca ad approvare una buona riforma delle nostre istituzioni entro la fine della legislatura”. Questa e’ la sollecitazione fatta dal vice presidente del Senato Vannino Chiti intervenendo alla Scuola di governo dell’Universita’ Luiss di Roma, nel corso del convegno ‘Riflessioni sui cambiamenti elettorali: il caso italiano’, organizzato nell’ambito di ‘Eunomia master 2012′.
L’esponente Pd ha voluto sottolineare che ”l’intesa raggiunta sulle riforme tra i partiti che sostengono in maniera autonoma il governo Monti non era scontata: e’ una svolta positiva che contribuisce a restituire credibilita’ alla politica. Anche se – ha puntualizzato – non e’ da sola sufficiente: bisogna affrontare con rigore il tema del finanziamento pubblico. Guai a sottovalutare lo scarto, la caduta di fiducia, che esiste oggi tra partiti e cittadini”.
Secondo Chiti, ”l’intesa e’ solo un punto di partenza, sara’ il dibattito parlamentare a determinare le scelte definitive. Alla stesura dei testi da approvare vogliamo che concorrano tutti i partiti, non solo quelli che sostengono il governo.
Sulla legge elettorale, bisogna perfezionare il testo per dare ai cittadini la possibilita’ di contribuire a scegliere, con il loro voto, le maggioranze di governo. Va bene il 50% dei collegi uninominali, il 50% su circoscrizioni con il proporzionale e sbarramento al 5%, ma senza diritto di tribuna. I cittadini vogliono e devono contare di piu’, non di meno. L’alternanza degli schieramenti – ha concluso Chiti – e’ ormai un patrimonio acquisito nella nostra democrazia”.